DIETA E UMORE
La dieta ha un ruolo fondamentale nella cura e nella prevenzione di moltissime patologie, comprese alcuni disturbi dell’umore. E’ stato accertato che mentre alcuni cibi sono in grado di risollevare il morale, altri inducono il soggetto emotivamente instabile in una condizione ulteriore di ansia e frustrazione. Si è verificato che una carenza di alcune vitamine (Vit. C, B12, B1, B6, B3, Ac. Folico, Biotina), minerali (ferro, zinco, selenio) o altri elementi essenziali (Ac. Pantotenico) facilita l’insorgere di sintomi depressivi. Queste sostanze infatti sono alla base della produzione di neurotrasmettitori, come serotonina e dopamina, coinvolti in numerose importanti funzioni biologiche tra cui il controllo dell’appetito, la percezione della fatica e del dolore, il ritmo sonno-veglia, il desiderio sessuale, i processi cognitivi e le emozioni. Il cibo che la persona ingerisce determina la sua composizione biochimica, anche e soprattutto a livello centrale. Una dieta con scarsa, eccessiva e/o squilibrata ingestione di alimenti secondo le loro proprietà nutrizionali può allora provocare spossatezza fisica, diminuzione delle prestazioni cognitive, squilibri neurali e problemi psicologici, ad es. tensione e labilità emotiva, ansia, umore altalenante, nervosismo, apatia, suscettibilità, sonno disturbato, etc. Una dieta sbilanciata produce altresì conseguenze negative sulle emozioni e sugli atteggiamenti dell’individuo, anch’esse chiaramente collegate alla sua componente psichica. Può inoltre essere influenzato in modo disfunzionale anche il temperamento della persona, certamente preformato in anni precedenti, ma anch’esso possibile bersaglio nel presente di una alimentazione squilibrata.
Il sistema nervoso utilizza come fonte energetica il glucosio, presente nei carboidrati semplici. Il glucosio media importanti neurotrasmettitori, favorendo la sensazione di benessere, l’attivazione e la tranquillità a livello psicologico. Tuttavia l’abuso di zuccheri semplici provoca scompensi psicofisici come apatia, sonnolenza, spossatezza e rallentamento cognitivo, in quanto l’eccesso di glucosio innalza la glicemia con conseguente innalzamento dell’insulinemia. L’assunzione invece di carboidrati complessi non provoca tali sintomi negativi e costituisce sia una fonte di energia primaria immediatamente utilizzabile sia una fonte di energia immagazzinabile.
I lipidi costituiscono i componenti principali di tutte le membrane cellulari, comprese quelle nervose (Fosfolipidi). In particolare il consumo di Acidi grassi polinsaturi (ad es. gli Omega 3 e gli Omega 6, di cui sono ricchi pesce e frutta secca) consente di agevolare il passaggio di nutrienti attraverso le pareti cellulari ed il loro assorbimento. Il consumo eccessivo di acidi grassi insaturi invece produce la diminuzione del passaggio di sostanze nutritive e dunque il peggioramento delle prestazioni cognitive (ragionamento, memoria, attenzione…). Inoltre gli alimenti ad elevato contenuto di grassi, per essere digerite, richiedono l’impiego di molto sangue da parte dell’apparato gastrointestinale, a scapito dell’irrorazione cerebrale. Ciò può portare ad un rallentamento dell’attività del sistema nervoso, con sonnolenza, rallentamento cognitivo ed apatia. Gli Omega 3 e 6 non sono prodotti autonomamente dall’organismo per cui vanno introdotti col cibo: gli omega 3 si trovano in acciughe, tonno, sgombro, salmone, aringhe, sardine, merluzzo, noci, nocciole, mandorle, arachidi; gli omega 6 si trovano in oli vegetali, verdure, cereali, carne.
Anche le proteine sono fondamentali per il benessere psico-fisico della persona in quanto agiscono addirittura da precursori e mediatori dei neurotrasmettitori. Fonti ricche di proteine sono carne, pesce, uova, latte, formaggio ed anche cereali e legumi. Ad esempio il Triptofano è alla base della formazione della serotonina, un neurotrasmettitore che modula l’umore e lo stato emozionale della persona, le funzioni sessuali, la temperatura, la fame ed il sonno. Il triptofano è particolarmente presente in cereali, latte e derivati, legumi, riso, frutta secca, verdure, carne, uova, pesce, banane, pappa reale. La Tirosina invece media la formazione della dopamina, che agisce sull’umore, lo stato di attivazione e vigilanza, la modulazione delle emozioni e dello stress e la ricezione del piacere La tirosina si forma a partire da un altro aminoacido, la fenilalanina, un aminoacido essenziale che deve essere assunto con l’alimentazione in quanto l’organismo non è in grado di produrlo. Tirosina e fenilalanina si trovano soprattutto in carne, legumi, pesce, latte, formaggio, spinaci, frutti di mare e uova.
Allo stesso modo anche la giusta assunzione di Vitamine è fondamentale. La Vitamina A, convertita dal Beta- Carotene presente nei vegetali e contenuta in pomodori, carote, pesce, uova, latte e derivati, è indispensabile per la salute delle ossa, dell’apparato visivo e di quello respiratorio ed ha buone qualità antiossidanti. Le Vitamine del gruppo B sono implicate nei processi di produzione di energia e di sintesi dei neurotrasmettitori. Si trovano in cereali, legumi, pesce, carne magra, oli vegetali, verdure a foglia verde e lievito di birra. Una loro carenza può determinare ansia, paura, disturbi dell’umore, demenza e disturbi psicotici. Fa parte del gruppo B anche l’Ac. Folico, indispensabile per il corretto svolgimento della sintesi del DNA e quindi particolarmente importante per le cellule ad elevato indice mitotico come gli eritrociti. Ha inoltre attività ansiolitiche e antidepressive. Le Vitamine C ed E e i Bioflavonoidi aiutano a contrastare l’affaticamento e l’invecchiamento a livello cerebrale e fisico da ossidazione dei radicali liberi, a stimolare il sistema immunitario, a preservare la salute dell’apparato tegumentario e del sistema cardiovascolare e a tenere alto il tono dell’umore. La Vitamina D (uova e pesce) è fondamentale per la sintesi del calcio e del fosforo e quindi per l’apparato osseo. La Vitamina K ha un ruolo determinante nella coagulazione del sangue. La Vitamina F preserva la giusta permeabilità della membrana cellulare- La Vitamina H (o Vitamina B8 ) partecipa al metabolismo degli aminoacidi e alla formazione delle scorte energetiche. Una sua carenza può comportare affaticamento dolori muscolari e discesa del tono dell’umore.
I Sali Minerali (calcio, ferro, fosforo, iodio, magnesio, potassio, sodio) e gli Oligoelementi (selenio, zinco, zolfo) sono cruciali nella mediazione di molteplici funzioni fisiologiche e mentali, come mantenere in salute il sistema nervoso, muscolare ed osseo, oltre a contrastare l’insorgere di ansia, stress, depressione e deficit cognitivi.
Ci sono tuttavia alimenti che possono contribuire ad alterazione e peggioramento dello stato emotivo. Questi contengono dei principi psicoattivi che eccitano e sregolano l’attività del sistema neuropsicologico. Tra questi si trovano alcool, caffè, tè, zuccheri raffinati, etc.
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ALCOOL: L’azione principale svolta dall’alcol a livello cerebrale è comunque quella di deprimere l’attività sinaptica tra i neuroni. L’alcol deprime l’attività cerebrale principalmente aumentando l’attività inibitoria dei recettori GABA e riducendo l’attività eccitatoria del glutammato. Agendo sul sistema GABAergico, l’alcol provoca anche un incremento della dopamina nei centri cerebrali della gratificazione. Difficoltà motorie, di eloquio, tempi di reazione rallentati, compromissione della memoria sono tutti evidenti effetti dell’alcol sul cervello. Coloro che bevono grandi quantità di alcol da lungo tempo corrono il rischio di svilupparegravi e permanenti cambiamenti cerebrali. I danni possono essere il risultato degli effetti diretti dell’alcol sul cervello o del risultato indiretto di un cattivo stato di salute generale o da una grave patologia al fegato. Una deficienza di tiaminaper esempio, si verifica comunemente in soggetti affetti da alcolismo e deriva da una cattiva alimentazione generale. La tiamina, nota anche come vit. B1, è un elemento essenziale necessario a tutti i tessuti, cervello compreso. Fino all’80% degli alcolisti presenta una deficienza di tiamina e alcune di queste persone svilupperanno gravi disturbi mentali quali la sindrome di Wernicke-Korsakoff (WKS). Si tratta di una patologia costituita da due diverse sindromi, una grave condizione chiamata encefalopatia di Wernicke ed una condizione debilitante nota come psicosi di Korsakoff. I sintomi dell’encefalopatia di Wernicke comprendono: confusone, paralisi dei nervi oculari e difficoltà di coordinazione dei muscoli. I pazienti con encefalopatia di Wernicke potrebbero avere difficoltà a trovare la via d’uscita all’interno di una stanza o essere addirittura incapaci di deambulare. Circa l’80-90% dei soggetti alcolisti con encefalopatia di Wernicke sviluppano anche psicosi di Korsakoff, una sindrome cronica e debilitante caratterizzata da persistenti problemi di apprendimento e di memoria. I pazienti affetti da questa sindrome sono smemorati e ed hanno difficoltà a deambulare e a coordinare i movimenti. Oltre a non riuscire a ricordare vecchie informazioni, hanno difficoltà anche ad acquisirne di nuove. L’assunzione di alcol in forti quantità e per lunghi periodi di tempo può danneggiare il fegato, l’organo principalmente responsabile della metabolizzazione dell’alcol, fino a comportare danni al cervello con un conseguente disturbo cerebrale potenzialmente mortale noto come encefalopatia epatica. L’encefalopatia epatica può causare cambiamenti del sonno, dell’umore e della personalità, condizioni psichiatriche quali l’ansia e la depressione, gravi effetti a livello cognitivo quale ad es. una minore capacità attentiva; nei casi più gravi può portare a coma potenzialmente mortale. Anche senza arrivare a questi livelli, l’alcool può causare distruzione neuronale con rimpicciolimento del cervello e abbassamento del tono dell’umore.
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CAFFè: Ha azione psicostimolante e le sue ripercussioni sul sistema nervoso sono dose dipendenti. Può causare insonnia e nervosismo. Lo stesso vale per il Tè.
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CIBI FRITTI ed alimenti ad ELEVATO INDICE GLICEMICO: Comportano instabilità dei livelli di insulina e senso di sazietà momentaneo; sono ipercalorici e terminato l’effetto aggravano malessere e depressione già in atto.
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Cibi contenenti ADDIDITIVI e CONSERVANTI CHIMICI: Istamina, glutammato, tiramina…
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NICOTINA: Combinata con livelli ematici di CO può avere effetto negativo su umore e funzioni cerebrali.
Fonti:
Www.cpsico.com
www.neuroscienzedipendenze.it
alcol.dronet.org